Il pubblico delle grande occasioni nonostante la contemporaneità con il match del Maradona della squadra maschile, il Napoli Femminile scende in campo con grande carattere contro la prima della classe, la Juventus, ma non riesce a trovare punti.

Formazione rimaneggiata per mister Mango che deve rinunciare a Muth per squalifica, a Pellinghelli e Bacic rispettivamente per risentimento muscolare e influenza, oltre alla solita Beil, fuori dopo l’intervento al tendine d’Achille; in campo nuovamente Giordano, con una vistosa maschera protettiva dopo la doppia frattura al setto nasale rimediata contro il Milan.

Azzurre – che debuttano con la nuova maglia azzurra – che si rendono subito pericolose con un pressing alto che sorprende la Juventus: dopo un minuto di gioco, Di Giammarino trova un’ottima verticalizzazione per Jelcic che, sola in area, non riesce ad agganciare. Al 4’, ottima percussione di Banusic che scarica per Lundorf che, di potenza, spara però di poco alto sulla traversa. Juventus che non trova il pallino del gioco ma che trova l’inserimento di Bonansea che spara verso la porta e conquista il rigore per un braccio largo di Sandvej che ferma irregolarmente il tiro: penalty per le bianconere e gol di Girelli, con Beretta che indovina l’angolo ma non riesce a impedire la trasformazione. Cresce la Juve, che in questa fase si porta più volte in avanti, ma la difesa azzurra respinge le incursioni senza difficoltà. Al 24’ Bonansea apre per Krumbiegel, cross basso sul secondo palo per Thomas che in scivolata non inquadra lo specchio; dopo 10 minuti, ruoli invertiti e tocco basso di Krumbiegel per Bonansea, destro ravvicinato respinto da Beretta. Ancora Juve e arriva al 43’ la rete del 2-0 ancora con Krumbiegel che deve solo spingere in rete l’assist al centro di Thomas, chiudendo così la prima frazione di gioco.

Inizio della ripresa senza cambi e prima vera occasione a firma bianconera: al 52′ cross di Krumbiegel da sinistra, Schatzer colpisce al volo da dentro l’area, ma Beretta chiude in angolo. Film della partita che non cambia: pressione alta della Juve, che si porta numerose volte in avanti e azzurre che provano a ripartire ma senza rendersi realmente pericolose. Al 70′ arriva poi ancora un calcio di rigore per la Juve, per un intervento in area di Pettenuzzo su Caruso: sarà stesso la centrocampista della Nazionale a calciare il penalty e trasformarlo, portando la Juventus sul 3-0.