Non basta un cuore grande così al Napoli per venire a capo della Juve: alla fine prevale la capolista nonostante un primo tempo strepitoso e l’iniziale vantaggio azzurro che era apparso più che meritato. Decide la panchina lunga della formazione bianconera ma il Napoli esce tra gli applausi. Marino ha scelto il 4-3-3 ma ha dovuto rinunciare inizialmente a Goldoni ed ha avanzato la posizione di Cafferata, tornata a fare l’ala come in B. Di contro, un po’ di turnover per Guarino con Gama in panchina e Rosucci in tribuna.

Primo squillo di marca bianconera con il colpo di testa di Zamanian respinto da Mainguy, preferita nell’occasione all’acciaccata Perez. Al 10’ pressing vincente di Errico su Sembrant, destro in scivolata e miracolo di Bacic. Brava ancora Bacic al 30’ sul destro da fuori di Huchet (deviazione in angolo). Al 39’ meritatissimo vantaggio azzurro proprio con Huchet che sferra un destro preciso e potente dai venticinque metri su assist di Hjohlman, palla all’angolino e Napoli avanti all’intervallo.

Juve d’assalto ad inizio ripresa e volée a lato di poco di Bonansea al 5’ su azione d’angolo. Poco dopo clamoroso salvataggio sulla linea di Di Criscio a portiere battuto su tiro della stessa Bonansea. Arriva così al 13’ il pari della Juventus con Maria Alves che risolve una mischia nella quale Huynh non riesce a liberare l’area. Il venti a favore spinge le ospiti, vicine al vantaggio poco dopo con Girelli (diagonale fuori di centimetri). Mainguy al 17’ si oppone bene alla nuova entrata Hurtig. Bravissima il portiere francese poco dopo su Girelli, che da buona posizione trova l’opposizione del numero uno di casa. Il rigore per la Juve arriva al 34’ per un contatto tra Errico ed Hurtig. Girelli trasforma sicura e regala tre punti alla Juve. Per il Napoli testa alta ma tanta amarezza.

Interviste

Grande rammarico in casa Napoli dopo il ko di rigore contro la Juventus. Il presidente Carlino gonfia però il petto per la prestazione della squadra: “C’è da essere orgogliosi per come abbiamo tenuto testa alla Juve, soprattutto nel primo tempo che è stato davvero eccezionale. Ovviamente, nella ripresa siamo un po’ calate e loro hanno avuto grande spinta dai cambi e pure dal vento. Spiace per l’ennesimo rigore a sfavore, questo ritengo sia davvero molto dubbio ed ha deciso la gara. Fin qui ne abbiamo subiti sette in nove partite, una enormità ma nel femminile non si è soliti protestare e non intendo farlo neanche io. Andiamo avanti, pensiamo al Verona: è uno scontro diretto, proveremo a vincerlo ma non è l’ultima spiaggia. Ancora complimenti alle mie ragazze ed all’allenatore per la prestazione di oggi”.

Amarezza nel sorriso di Federica Cafferata, che prova a proiettarsi già sul prossimo match: “Oggi contro la Juve abbiamo speso tanto, ma dopo questa gara deve aumentare la nostra consapevolezza di essere sulla strada giusta. Certo, dire questo ogni volta e poi non arrivare mai alla vittoria fa male. Però, sono convinta che questa sconfitta ci darà energia e carica per il prossimo futuro e che alla fine ci salveremo”.


Tabellino del match

NAPOLI-JUVENTUS 1-2

Marcatori: Huchet (N) 39’ p.t, Maria Alves 13’, Girelli (rig.) 35’ s.t.

NAPOLI (4-3-3) Mainguy; Cameron, Huynh, Di Criscio, Oliviero; Errico, Huchet, Jansen (dal 25’ s.t. Beil); Cafferata (dal 38’ s.t. Goldoni), Popadinova, Hjohlman (dal 32’ s.t. Capparelli) (Perez, Groff, Risina, Nencioni, Nocchi, Abati). All.: Marino

JUVENTUS (4-3-3). Bacic; Skovsen, Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso, Galli, Zamanian (dal 1’ s.t. Cernoia); Bonansea (dal 35’ s.t. Straskova), Girelli (dal 47’ s.t. Ippolito), Maria Alves (dal 21’ Hurtig). (Tasselli, Hyyrynen, Gama, Berti, Giordano, Cernoia) All.: Guarino

Arbitro: Cosso di Reggio Calabria (Di Giacinto-Basile)

Note: porte chiuse, forte vento. Amm.: Errico, Olivierio, Huchet, Popadinova (N), Caruso, Hurtig, Sembrant (J). Rec.: 2’ p.t., 3’ s.t.