La prima vittoria in campionato permette al Napoli di lasciare per la prima volta l’ultimo posto in classifica, occupato ora dal Bari, sconfitto dalle azzurre nello scontro diretto. Gioisce mister Pistolesi, all’esordio casalingo, grazie a Popadinova che ha trasformato in tre punti un pallone d’oro servitole da Goldoni – schierata mezzala destra a sorpresa – ad inizio secondo tempo.

Pronti via e Napoli vicino al vantaggio con un tiro di Huchet che viene deviato da Soro in calcio d’angolo. Bari però pericoloso in contropiede con Weston prima e soprattutto con Helmwal che però viene letteralmente murata da una strepitosa Perez. Azzurre di nuovo vicine al gol con un mancino di Rijsdijk su cross dell’ispirata Hjohlman (la cui conclusione al 25’ viene respinta con i pugni da Myllyoja). Tanto vento e qualche mischia fino a fine primo tempo, al netto di una occasionissima però per Rijsdijk che a due passi da portiere si faceva respingere la conclusione mancina da Myllyoja: mani nei capelli per l’azzurra e squadre negli spogliatoi per l’intervallo.

Avvio di ripresa senza cambi ma non senza emozioni con Perez che usciva vittoriosa da una mischia furibonda in area napoletana. Puntuale a quel punto arrivava il vantaggio del Napoli: palla dentro di Oliviero per Goldoni, assist di testa per Popadinova e destro all’angolino alto della bulgara (terza rete consecutiva). Azzurre propositive anche dopo il gol grazie alla verve di Errico e Goldoni. Si rivede il Bari con Helmwal al 29’, diagonale destro che non impensierisce Perez, sicura nel bloccare. Nervosismo nel finale, due espulse – una per parte – e tanta lotta. Ne usciva vincitore il Napoli, meritatamente, ed era festa grande per gli azzurri con musica a tutto volume e fuochi d’artificio.

Le interviste

“È una emozione incredibile vincere qui”, Alessandro Pistolesi parte dall’abbraccio finale che ha coinvolto tutte le sue ragazze ed anche le persone che dai balconi hanno spinto il Napoli al successo sul Bari. “Quello che è accaduto dopo il triplice fischio la dice lunga su quanto bisogno avesse la squadra di una vittoria per scacciare via i cattivi pensieri. Adesso, usciti da questo incubo abbiamo dieci giornate da giocare a tutta per inseguire il nostro obiettivo”. La vittoria di misura sul Bari è frutto di un insieme di componenti: “Abbiamo affrontato la partita senza farci prendere dall’ansia, Goldoni mezzala è stata una mossa che ha pagato ma è stato decisivo in settimana l’apporto del gruppo partendo da chi è subentrato fino a chi è andato in tribuna. Vedere capitan Di Marino mettere la fascia al braccio ad Emma Errico ed essere la prima ad incitare le compagne dalla panchina è la dimostrazione dei valori che contraddistinguono il Napoli Femminile”.

I tre punti li ha “griffati” la bulgara Evi Popadinova, al terzo gol consecutivo dopo quelli con Verona e Roma: “Questo è il più importante, logicamente. Sono molto orgogliosa di aver regalato al Napoli il primo successo in Serie A, un campionato nel quale sognavo di giocare già quando ero negli Stati Uniti. Sento forte la responsabilità di vestire una maglia così importante, sono stata nominata nei giorni scorsi miglior calciatrice bulgara del 2020 e questa rete arriva dunque a coronamento di una settimana perfetta”.


Tabellino del match

NAPOLI-PINK BARI 1-0
MARCATORI: Popadinova 5’ s.t.

NAPOLI (4-3-3): Perez; Oliviero, Huynh, Arnadottir, Fusini; Errico, Huchet, Goldoni (dal 45’ s.t. Cafferata); Popadinova (dal 25’ s.t. Cafferata), Rijsdijk (dal 18’ s.t. Nocchi), Hjohlman (Tasselli, Capparelli, Di Marino, Abati, Beil, Nencioni, Goldoni, Kubassova). All.: Pistolesi

PINK BARI (3-5-2): Myllyoja; Marrone, Soro, Quazzico; Novellino, Silvioni, Weston, Piro (dal 24’ Strisciuglio), Capitanelli (dal 9’ s.t. Caravetta); Helmwal, Sule (Di Fronzo, Mascia, Parascandalo, Larenza, Buonamassa, Ceci). All.: Mitola

Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno (Bonomo-De Angelis).
Espulso: Nocchi (N) e Weston (B) al 39’ s.t. per reciproche scorrettezze. Amm.: Huchet, Oliviero (N), Quazzico (B). Rec.: 0’ p.t., 5’ s.t.
Note: si è giocato al Caduti di Brema, porte chiuse.